Da Lello:
” Il totale consumo di energia elettrica della Sardegna ( dati del 2008, oggi è inferiore considerate le dismissioni, fonte Enel ) ammonta a 12 miliardi di kWh/anno, per una spesa totale ( al costo di 10 eurocent al kWh ) di 1,2 miliardi di euro l’anno.
La quantità di energia che il sole deposita in un anno su un metro quadrato di superficie inclinata di 34 gradi (di poco inferiore ai 40 gradi, la latitudine media della regione, per ottimizzare le differenze tra estate ed inverno), esposta a sud di in modo da ricevere la massima insolazione possibile in Sardegna e’ di 1830 kWh.
Considerando, realisticamente, che solo il 75% di questa energia possa essere convertita, considerando una efficienza di conversione pari al 15% ( valore medio degli attuali moduli fotovoltaici commerciali ), si ottiene una produzione di energia annua pari a 206 kWh per metro quadro.
Volendo provvedere al 100% del fabbisogno elettrico della Sardegna da fonti rinnovabili, usando pannelli fotovoltaici, dovremmo utilizzare 58 km quadri di pannelli.
( i pannelli vanno distanziati tra di loro in modo da non farsi ombra, questo aumenta l’area richiesta di un fattore che dipende dalla inclinazione e che, nel caso in esame, è poco al di sotto del 100% ).
Cio’ significa che l’ area di territorio necessaria sarebbe di 113 km quadri, che e’ quasi lo 0.5% della superficie della Sardegna.
Suddividendo il territorio richiesto tra i 377 Comuni della Sardegna, ogni Comune dovrebbe provvedere con un appezzamento quadrato di terra di soli 550 metri di lato ( per confronto, si pensi che la superficie attualmente evacuata intorno alla centrale nucleare di Fukushima corrisponde a circa 2800 km quadrati).
Il costo totale ammonterebbe a 17,4 miliardi di Euro, assumendo un costo alla fabbrica di circa 300 euro al metro-quadro per il sistema Pannelli più Inverter ( l’apparato elettronico in grado di convertire la corrente continua a basso voltaggio generata dai pannelli nella corrente alternata a 220 Volt utilizzata in rete ) – costi che, comunque, sono destinati ad abbattersi nei prossimi mesi: nel 2012 si prevede un abbattimento dei costi fino a 160 euro al metro quadro per un costo totale di 9,3 miliardi di Euro per l’intera Sardegna .
La centrale fotovoltaica andrebbe accoppiata con un impianto di immagazzinamento idroelettrico: si è calcolato che un volume di acqua di 1 miliardo di metri-cubi ad una altezza di 120 metri è sufficiente per immagazzinare 328 milioni di kWh di energia, sufficiente per garantire all’intera Sardegna totale autonomia energetica ( fino a 10 giorni anche in uno scenario irrealistico di totale assenza di sole e vento ).
Un miliardo di metri-cubi, è esattamente la capacità del lago Omodeo, un lago artificiale già presente in Sardegna e costruito durante il periodo fascista nell’arco di 6 anni ( che si trova ad una altezza di 118 metri sul livello del mare). ”
Resterebbe da dimensionare rete interna ( Enel ) e collegamento con la penisola per cedere il differenziale prodotto.
E sorvoliamo, cortesemente, sui salti d’acqua inutilizzati per l’idroelettrico in Sardegna, così come per le risultanze dell'Enea (***), dove l’intera costa occidentale della Sardegna, pare, sia interessata da valori superiori a 12 kW/m sia in inverno che in autunno.
9,3 miliardi di euro, equivalgono, per il 18,6% di usi domestici a 1,73 mld.
Per un normale ciclo di vita di 35 anni di un pannello fotovoltaico, e considerato che i sardi sono 1.675.400, corrispondono a 29,50 euro all'anno a testa. Insomma, se non è ammortamento questo....