La mia curiosità mi porta alla lettura della delibera Regionale n. 18/10 del 5.4.2011.
Nella delibera si legge che:
“- preso atto di quanto evidenziato dal competente Servizio Energia dell’Assessorato regionale
dell’Industria che ha attestato che il PEARS è in fase di redazione e pertanto, al momento, non
può esprimere il parere sulla compatibilità dell’intervento..”
Mentre ancora si discute del PEARS (Piano Energetico Ambientale) per capire cosa, come e perché si continuano ad approvare mega impianti per la produzione di energia elettrica come in questo caso dove la potenzialità è di 148,6 MW.
Insomma, intanto si approva la costruzione di qualcosa, poi si rimanda il capire a cosa serva effettivamente a data da destinarsi.
Nella Regione Sardegna alla data del 31.12.2010 si avevano:
- impianti termoelettrici: 14 impianti, 30 sezioni, con una potenza efficiente di 2.627,7 MW;
- impianti eolici: 19 impianti, con una potenza efficiente di circa 1.000 MW;
- impianti fotovoltaici: 7.565 impianti, con una potenza efficiente di circa 220 MW;
- impianti a biomassa: 8 impianti, con una potenza efficiente di circa 80 Mwe.
La connessione con la Rete di Trasmissione Nazionale (che permette lo scambio in esubero di energia prodotta) è:
- cavo sottomarino Sardegna Corsica Italia (Sacoi) di potenzialità pari a 250 MW;
- cavo sottomarino Sardegna Corsica (Sarco) di potenzialità pari a 50 MW;
- cavo sottomarino (SAPEI) di potenzialità pari a 1.000 MW.
In totale abbiamo una capacità di esportazione pari a circa 1.300 MW a fronte di una produzione (in costante crescita, di circa 4.000 MW)
Fonte: Regione Sardegna
Mi chiedo: ma qual è l’effettiva necessità di energia elettrica della Sardegna?
Faccio qualche ricerca in rete e trovo i dati Terna (la società proprietaria in Italia della Rete di Trasmissione Nazionale in alta tensione che ha la responsabilità della trasmissione e del dispacciamento dell’energia su tutto il territorio nazionale) relativi all’anno 2010:
Energia richiesta in Sardegna totale: GWh 11.174
Deficit (-) Superi (+) della produzione rispetto alla richiesta GWh +1.021,2 (+8,7%)
Ne concludo che la Regione Sardegna incentiva:
• i privati e le imprese per la realizzazione di impianti fotovoltaici
• i privati e le imprese per biomasse, biogas, idroelettrico, geotermico, eolico
E poi il progetto “Sardegna CO2 zero”, le Smart City.
Siamo proprio una regione all’avanguardia, una comunità intelligente con il sogno di auto elettriche ricaricabili con l’energia prodotta negli edifici, zone low-carbon e messa in rete dell’energia prodotta da fonti rinnovabili.
È tutto molto bello, peccato che manchi una visione dell’esistente e una programmazione del futuro. Piccole cose semplici: pensare ciò che si vorrà essere e dove si vorrà andare.
Troppo complicato..
Franco Scano