Venerdì 10 Febbraio 2012
Gentile Sara Milanesi
Siamo un gruppo di cittadini che si sta opponendo al Progetto Galsi:
il gasdotto Algeria – Italia – Via Sardegna.
La Sardegna è l'unica regione in Italia non metanizzata, ma nel 2012 puntare sulla costruzione di un metanodotto che sventrerà la nostra regione per 272 km è inopportuno e non plausibile viste le riserve di metano Algerine (il cui esaurimento è stimato in circa 20 anni) e vista l'incongruenza del progetto Galsi.
Il programma di metanizzazione del Mezzogiorno è degli anni 80, come lei ben saprà.
Il progetto Galsi avrà un costo di circa 3 miliardi di euro.
Nel progetto non si fa alcun cenno alle reti di collegamento locale (le diramazioni, i punti di allaccio) che avranno un costo di altrettanti miliardi di euro a carico della Regione Sardegna.
Il Progetto Galsi è anacronistico.
Riteniamo che nel 2012 si debba investire sulle Fonti Energetiche Rinnovabili e non sulla costruzione di un gasdotto che fra pochi anni sarà soltanto un ferro vecchio sotterrato a 4 metri dalla terra e a più di 2.800 metri nel fondale marino.
Riteniamo che sia un inutile sperpero di denaro pubblico, mentre le società che hanno investito sul Progetto Galsi si rifaranno sulle bollette di tutti gli utenti nazionali per coprire il costo dell’investimento stesso.
Ci siamo attivati in tutto il territorio regionale per contrastare in ogni modo e con ogni mezzo il Progetto Galsi e anche le reti di metanizzazione cittadina.
Questa mail è stata inviata a tutti i parlamentari italiani, ai sindaci e agli assessori dei comuni attraversati dal Galsi.
Continueremo a informare i cittadini con assemblee e dibattiti.
Contro gli espropri abbiamo già predisposto un piano di azione comune da parte di tutti i proprietari.
Non sarà così facile per la società Galsi, vi mandiamo questa mail affinché lo sappiate.
Grazie, distinti saluti.
Per qualsiasi informazione:
grupponogalsi@gmail.com