Salve a tutti,
invio un sintetico resoconto dell'incontro del Coordinamento sardo del 16 luglio 2012, con Massimo Piras, portavoce di Zero Waste Lazio, presenti rappresentanti dei seguenti gruppi: NBF Macomer, Comitato per l'Ambiente Olbia, Legambiente Macomer, Legambiente Tonara, Ass.ne Mamma Terra Sassari, Ass.ne Tuteliamo il Golfo dell'Asinara, Isde Sassari, Meet up 31 Cagliari, No Galsi, Meet up 79 Sassari, Progetto Comune Villacidro, Acqua Bene Comune Norbello
Massimo ha illustrato ampiamente la mozione presentata all'assemblea tenuta il 16 giugno alla Sapienza di Roma con comitati-coordinamenti-reti del Lazio, Campania, Sicilia, Toscana, Umbria, nella quale è stato avviato un confronto tra la Rete Nazionale Rifiuti Zero ed altri comitati e coordinamenti che non vi aderiscono, con l'intento di trovare una piattaforma per unire tutti sotto una stessa battaglia. Il percorso di mobilitazione comune potrebbe essere una nuova legge nazionali “rifiuti zero” scritta dai comitati di tutta Italia.
La mozione concordata a Roma, che vi ho inviato nella precedente mail, propone alcuni principi chiave sulla base dei quali avviare il confronto, insieme alla costituzione di un gruppo di lavoro per l'elaborazione di una legge di iniziativa popolare che fissi principi e linee guida fondamentali allo scopo di modificare la Legge quadro 152/2006. Il lavoro di elaborazione dovrebbe essere ultimato entro settembre/ottobre, in modo da poter avviare la raccolta di firme in tempo utile, con riferimento anche alle prossime consultazioni elettorali. Tutti i presenti si sono detti d'accordo sulla proposta di adesione alla rete nazionale e sulla necessità di avviare il lavoro comune.
E' necessario coinvolgere da subito le amministrazioni comunali, consegnando la Dichiarazione verso Rifiuti Zero(in allegato) da far sottoscrivere al Sindaco, al presidente/portavoce del Comitato locale. Dovrebbe essere firmata in sede di pubblica assemblea, come immediato atto di impegno a presentare poi con la stessa formulazione la Delibera di Giunta e di Consiglio o solo di Consiglio comunale con cui non solo si approvano i punti specifici elencati ma si istituisce l'Osservatorio Rifiuti Zero. Nei Capoluoghi di provincia più importanti l'Osservatorio può essere Comunale, come Cagliari-Sassari-Nuoro, mentre nei restanti casi è opportuno sia Intercomunale per riunire insieme più comuni con la nomina di due rapp.ti dell'Amm.ne (assessore e dirigente specifici) e due delle Ass.ni o Comitati locali specifici. Alla presidenza dell'Osservatorio occorre nominare un tecnico/esperto capace ed in contatto con la Rete nazionale rifiuti zero e con l'Osservatorio nazionale di Capannori per le sinergie essenziali con esperienze già vissute in altri siti.
La dichiarazione va modificata a seconda del Comune, in riferimento alla dizione e alla composizione dell'Osservatorio nella versione Comunale/ Intercomunale del caso.
E' stato anche sottolineato che sarebbe opportuno decidere l'inserimento nel Coordinamento della dicitura “Zero Waste Sardegna” per dare anche un riscontro alla filiera ZW esistente in tutto il mondo con la ZWIA (Zero Waste Alliance International)- la ZWE (Zero Waste Europe) e la ZWItaly.
Siete d'accordo che la dicitura possa comparire dopo il nome del Comitato?
E' utile mantenere aperta la comunicazione nel nostro gruppo scammbiandoci informazioni sulle azioni portate avanti nel merito (Comuni contattati e adesioni).
Cari saluti
per il Comitato NBF Macomer
Franca Battelli