“Diario di un risparmio su cui si è speso tanto”
Cagliari 20 Aprile 2012 – Exmà
Oggi mi sento un bambino e mi fanno eco dentro le parole scritte da Handke:
“Quando il bambino era bambino,
era l’epoca di queste domande:
Perché io sono io, e perché non sei tu?
Perché sono qui, e perché non sono lì?
Quando è cominciato il tempo, e dove finisce lo spazio?
La vita sotto il sole, è forse solo un sogno?
Non è solo l’apparenza di un mondo davanti a un mondo,
quello che vedo, sento e odoro?
C’è veramente il male?
E gente veramente cattiva?
Come può essere che io, che sono io,
non c’ero prima di diventare?
E che un giorno io, che sono io,
non sarò più quello che sono?”
Ed io bambino, oggi sono stato buono e papà mi ha portato ad ascoltare tante persone che parlavano di una cosa che si chiama: Galsi.
Ha iniziato a parlare un signore con i capelli grigi ed ho pensato che fosse molto saggio.
Mi ha spiegato che il Galsi è un gruppo di signori che vogliono portare il gas nella casa di mamma e papà per fargli risparmiare dei soldi. Papà mi ha detto che quel signore è stato suo professore all’università, mi ha detto che insegnava la storia.
Poi papà si è arrabbiato, quel signore diceva che la conferenza di servizi del 2 dicembre (e papà borbottava: 22 dicembre) aveva detto che finalmente quei signori si erano messi d’accordo con l’unica eccezione del comune di Olbia che non voleva che il tubo passasse a casa sua.
Poi quel signore con i capelli grigi mi ha detto che la VIA non è solo dove abitano mamma e papà ma è anche il parere del ministero che nel 2001 (e papà borbottava che non era il 2001 ma il 2011) autorizza la costruzione del tubo.
Io sono contento se mamma e papà risparmiamo e ho chiesto a papà:
“Ma allora dopo che costruiscono il tubo noi risparmiamo?”
E papà mi ha risposto:
“Con calma, prima devono fare il tubo e servono tanti soldi.. poi devono fare i tubi nelle città e nei paesi e servono tanti soldi e poi devono fare i tubi che collegano il tubo grande ai tubi piccoli e servono tanti soldi”.
Io non ho capito, ma cos’è il Galsi?
Papà mi ha detto che non lo sa bene, ma che servono tanti soldi per risparmiare tanti soldi.
Io ho pensato:
“Io ho 10 euro, se metto 10 euro per fare un tubo per risparmiare 2 euro.. se poi devo pagare 10 ho speso 18, ma mi mancano 8 euro perché ne ho solo 10. Io mica ho capito dove risparmio”.
Ho chiesto a papà ma lui mi ha guardato male e mi ha detto di stare zitto perché doveva ascoltare un signore piccolo che ci ha fatto vedere un film su di un telo bianco.
Questo signore ha detto che ci sono il sole ed il vento.
E poi mi ha detto che con il tubo e il metano noi inquiniamo di meno.
Papà nel mentre ha detto che c’è una ricerca del CNR (articolo pubblicato su Repubblica nel marzo 2012) che ha dimostrato che il metano incide sull’effetto serra del 25% in più rispetto alla CO2, quindi così tanto pulito e innocuo non lo è. Ma questo signore piccolino diceva di essere un esperto, ma forse non legge tanto i giornali come il mio papà.
Il mio papà legge sempre. Bravo il mio papà.
Devo essermi addormentato un po’ perché quei signori hanno parlato tanto e così tanto tempo.
Mi sono svegliato che c’era un signore con la barba bianca, hanno detto che si chiama Federico come il mio compagno di banco ma non si capiva cosa diceva.
Ho chiesto a papà se anche lui voleva fare il tubo e perché, papà ha risposto di sì ma mica l’ha capito nemmeno lui perché.
Poi mi sono svegliato perché la gente stava applaudendo un signore con la barba bianca anche lui, sembrava quel signore delle mille lire e aveva una camicia rossa.
Lui ha detto che non lo sa se il tubo si deve fare, lo ha chiesto agli altri signori e anche a noi.
Però ha detto che è come se mio papà oggi si comprasse una Fiat 1100 perché in Sardegna non ci sono mai state le macchine.
Ho applaudito anche io questo signore, e anche papà.
Poi mi ricordo di un signore alto alto che ha detto che tanto mica decidiamo noi, ma decidono le società multinazionali, quindi come sempre non siamo padroni a casa nostra. E che le società mica fanno gli interessi di mamma e papà ma fanno finta di mettere dei soldi ma poi tanto i soldi li recuperano da tutte le mamme e da tutti i papà.
Ho chiesto al mio papà se potevo stare fuori, c’era un signore con i capelli neri che ha detto di essere stato sindacalista ma mica ho capito cos’ha detto per il tubo.
Sono stato un po’ fuori e un signore con i capelli ricci mi ha raccontato che è stufo di andare a comprare le bombole.
Io gli ho chiesto: “Ma il tubo è come una bombola grande grande che costa meno?”
Il signore mica mi ha detto quanto costerà questa bombola grande grande, ha detto che non lo sapeva. Ed io gli ho chiesto: “Ma se tu sai quanto costa la bombola piccola e non sai quanto costa la bombola grande grande , come fai a sapere che con quella grande risparmierai?”.
Si è scocciato e se ne n’è andato e sono rimasto da solo.
Quando è venuto a prendermi il mio papà e mi ha portato dentro c’era un signore senza capelli che stava parlando. Era arrabbiato perché il signore piccolo ha detto che il piano energetico regionale non esisteva, e quello che era stato fatto nel 2006 era poco serio.
Io mica ho capito se è una cosa che non esiste o se esiste ma è poco seria.
Il signore senza capelli ha detto che è facile criticare quelli che fanno qualcosa.
Papà ha detto che quel signore senza capelli prima era contrario al tubo, poi è andato a parlare con il governo algerino quando è diventato il presidente della nostra regione e ha cambiato idea. Papà ha detto che ha cambiato idea quando hanno parlato di internet in Algeria.
A me piace internet.
Poi è intervenuto un signore tutto agitato e la gente parlava quando lui parlava, c’era chiasso.
A me non piace il chiasso.
Ho chiesto a papà perché la gente non lo faceva parlare e lui mi ha risposto che era perché non era d’accordo con loro.
Ho chiesto a papà: “Ma se tutti sono d’accordo che bisogno c’è di parlare e confrontarsi?”.
Papà ha alzato le spalle e ha detto: “Eh.. in effetti... “.
Quel signore agitato ha detto: “Noi, noi, noi.. “.
Papà ha borbottato: “Veramente non solo voi, ma anche noi..”.
E siamo tanti, non solo voi. Ci siamo anche noi.
Poi ha parlato un signore giovane e una signora bionda, ma c’era troppo chiasso.
Papà si è scocciato, mi ha preso la mano e siamo andati via.
Per strada ho chiesto a papà:
“Mi compri un gelato? E il cellulare? E le scarpe? E Federico ha i pantaloni da 100 euro ed io no!”.
Papà ha sorriso e ha risposto:
“Papà non sta lavorando lo sai, e abbiamo pochi soldi!”
“Papà, tanto domani ci fanno il tubo..”
Domani, non oggi.